1. Perché le note musicali sono 7?
NOTE MUSICALI | Il principio di imitazione
Il primo approccio musicale, soprattutto nel caso si tratti di bambini, deve essere fatto nella maniera più ludica e divertente possibile.
Iniziare subito con la lettura delle note musicali, quindi, è assolutamente poco indicato.
La cosa migliore da fare è quella di iniziare facendo imitare ai bambini ciò che l’insegnante suona, senza costringerli alla lettura.
Meglio partire da una sola figura musicale, qualunque essa sia.
Se ti interessa la didattica per i più piccoli, in questo articolo ti illustro come insegnare musica ai bambini.
come sono le note musicali
Per chiarire meglio questo concetto, bisogna parlare del sistema temperato. Non si è sempre usato il sistema temperato. E in altre parti del mondo è diverso. Da un’ottava all’altra le distanze sono diverse. Cosi come da un tono all’altro. Prima non esisteva la tonalità (maggiore, minore, diesis, bemolle). C’erano i modi: ionico, dorico, frigio, lidio ecc.
Happy ending: sei salvo
Per nostra fortuna, questo sistema così complesso di Chiavi è in disuso da tempo. Al giorno d’oggi per sapere come si leggono le note musicali di uno spartito, basta conoscere solo due Chiavi.
1) Quella di Sol con il Sol al secondo rigo, detta Chiave di Violino 2) Quella di Fa con il Fa al quarto rigo, detta Chiave di Basso.
Per noi chitarristi, poi, la faccenda è ancora più semplice, perché negli spartiti per Chitarra si usa solo la Chiave di Violino. Quindi d’ora in avanti ci occuperemo solo della lettura delle note nella Chiave di Violino.
Ripetiamo: Chiave di Violino vuol dire: Chiave di Sol col Sol al secondo rigo.
In questo schema trovi elencate tutte le posizioni delle note nella Chiave di Violino. Come vedi, il Sol si trova al secondo rigo. Tutte le altre note, a scalare, si trovano posizionate di conseguenza.
Sulla Chitarra, il Sol al secondo rigo corrisponde alla Terza corda (corda del Sol) suonata a vuoto.
Come puoi notare, ci sono delle note che si trovano sotto e sopra il Pentagramma, con una serie di lineette (o tagli) sopra, sotto o in mezzo al pallino.
Quei tagli sono dei veri e propri righi virtuali. Sono delle estensioni del Pentagramma.
Per capirci useremo queste definizioni (che sembrano uscite da un romanzo di Sherlock Holmes):
– Cappello: taglio che passa sopra il pallino della nota. – Taglio in faccia: che attraversa il centro del pallino. – Taglio in gola: che passa sotto il pallino.
Il Mi basso della Chitarra (sesta corda) sta sotto il Pentagramma e ha tre cappelli.
Il Mi cantino (prima corda) si trova nel quarto spazio.
Il Mi che si ottiene premendo la prima corda al dodicesimo tasto si trova sopra il Pentagramma e ha due tagli in gola e uno in faccia.
E ora veniamo alla parte più succosa. Perché a noi non ci basta sapere come si leggono le note musicali. Noi vogliamo capire come fare a leggere e suonare contemporaneamente.
È possibile imparare a suonare leggendo uno spartito? Cioè, senza perdere un quarto d’ora su ogni nota? È una cosa alla portata di tutti? O solo chi ha fatto anni di Conservatorio oppure ha preso dozzine di bacchettate sulle mani da un vecchio maestro crudele può riuscire in un’impresa simile?
La risposta, secondo me, è sì: chiunque può riuscirci.
Piccola premessa. La lettura musicale è assolutamente questione di esercizio. Il metodo che ti presento tra poco può davvero semplificare molto la faccenda, ma richiede comunque un esercizio costante. D’altra parte, se suoni la Chitarra lo sai: nella Musica, senza esercizio non si va da nessuna parte.
Mi sono ispirato direttamente al metodo elaborato da Roberto Goitre, spiegato nel suo libro Cantar leggendo.
Il Metodo Goitre nasce per il canto e si basa sul concetto di Do mobile. Goitre non è stato il primo a elaborare una metodologia simile, che risale addirittura al medio evo, ma è stato probabilmente il primo a usarla in Italia in epoca moderna.
Ora non parleremo di come funziona il sistema del Do mobile. Quello che conta sapere è che, mentre leggiamo lo spartito, non ci interessa più di tanto conoscere il nome delle note. Normalmente, chi si approccia alla lettura musicale cerca di elaborare un processo di questo tipo:
→ Riconoscimento della nota → Individuazione della nota sulla Tastiera della Chitarra → Esecuzione della nota
Questo metodo è probabilmente efficace se usato su uno strumento come il pianoforte, ma per la Chitarra è troppo macchinoso.
Quello che vogliamo imparare a fare, invece, è questo:
→ Individuazione della Tonica → Riconoscimento dell’Intervallo → Esecuzione dell’Intervallo sulla Chitarra
Non voglio dilungarmi oltre sulle disquisizioni teoriche. Passiamo alla pratica. Va’ a prendere la Chitarra.
Nello spartito che segue, la Tonica è Do.
Nello spartito che segue, la Tonica è Sol
Come puoi notare, la diteggiatura è quasi uguale, soltanto che è spostata dalla terza alla quarta corda. Fondamentalmente, si tratta di questo: quando sul Pentagramma ci sono due note adiacenti, come in questi due esempi, devi suonare un intervallo di Seconda. Dobbiamo solo sapere qual è la Tonica, in modo da individuare la zona della Tastiera che ci interessa e poi muoverci di conseguenza.
(Come si fa a individuare la Tonica lo scopriremo in una prossima lezione).
Ora aggiungiamo una nota. La Tonica è Do.
Ora devi imparare a vedere che ci sono tre note in posizione contigua tra loro, che coprono un intervallo di Terza maggiore. Quindi, una melodia composta di queste tre note comprende due tipi di intervalli: quello di seconda e quello di terza.