come si diventa suora laica

La giornata tipo delle consacrate – 28 aprile 2018

Come si fa a farsi suora?

Per intraprendere il cammino per diventare suora si procede per gradi; per prima cosa si contatta un istituto religioso, poi si va in convento o in monastero per trascorrere lì qualche giorno. Se la vita religiosa vi piace, potete tornare qualche altra volta per fare altre esperienze vocazionali.

Cosa vuol dire essere una suora laica?

In dettaglio, quindi, è laico: … anche un religioso che, pur appartenendo a un ordine o ad una congregazione religiosa, non sia stato ordinato diacono o prete (è il caso del cosiddetto “fratello laico“; in senso proprio, quindi, ogni suora, in quanto donna, nella Chiesa cattolica sarà sempre unalaica“).

Come prendono i voti le suore?

I voti. Dopo il noviziato per diventare suora è indispensabile la professione dei voti di povertà, castità e obbedienza e vestizione secondo le costituzioni specifiche dell’istituto religioso scelto.

Cosa vuol dire essere una suora?

La suora (dal latino sŏrŏr, sororis, «sorella»), nella Chiesa cattolica, è una donna che ha pronunciato voti pubblici e semplici di povertà, obbedienza e castità e che conduce vita fraterna in una congregazione religiosa canonicamente eretta dalla legittima autorità ecclesiastica.

come si diventa suora laica

Talvolta la vita della suora è vista come una condizione in cui è ridotto lo spazio di libertà, segregata tra le mura di conventi vecchi di mattoni e di mentalità e oppressa dalla vita comunitaria, senza spazi per sé, senza possibilità di cambiamento e crescita. Si crede che la suora porti sfortuna addirittura, per cui, il sabato pomeriggio in centro città può capitare di vedere persone che toccano ferro…o altro! quando una suora si fa largo tra la gente, passeggiando tranquillamente.

Prima di tutto non mi sono fatta suora io, ma ad un certo punto ho capito chiaramente che il Signore sognava per me, con Lui, una relazione d’amore forte. Il Signore mi ha fatta suora, il Signore mi ha creata suora e mi ha chiesto di credere nel fatto che questa vocazione è il dono più grande che mi poteva fare, nell’amore. Mi sono sentita molto amata e mi sono innamorata!

Oggi non è di moda seguire Gesù, cercare di imparare da Lui, seguirlo nella via del Vangelo, figuriamoci se è di moda scegliere la consacrazione religiosa. E ancor più per una ragazza. Per l’immagine che nel tempo è stata appiccicata alla donna, ci sono tanti pregiudizi che possono bloccare le giovani rispetto ad una scelta di vita consacrata.

In particolare si è avviato un cammino di rinnovamento che ha portato un confronto con la società e la cultura, che in certi periodi era sfuggito. Certo, talvolta ciò che si dice o si è scritto sulla vita religiosa femminile può risultare essere più un ideale che la realtà, perchè il rinnovamento della mentalità e delle strutture è lento, sostituire pregiudizi con esperienze di vita è spesso faticoso, ma resta, sempre, a fondamento, la testimonianza di tantissime donne che nella scelta della vita consacrata hanno trovato il senso, il motivo di vita e di vita riuscita, secondo il cuore di Dio.

Ho ceduto alle sue avances…non senza fatica, non senza porre e porGli molte domande, ma alla fine ho capito che solo con Lui potevo essere felice. Perché è l’amore che rende felici e Lui è l’Amore. Questo mi è bastato e mi basta. Mi sono buttata, meglio abbandonata e non sono rimasta delusa. Sono felice, non mi sento una donna a metà, non mi sento rinchiusa da nessuna parte, il Signore sta realizzando i miei desideri più antichi e profondi anche se in modi diversi da come io immaginavo; sono una donna felice, insieme al Signore e a tanti, tanti fratelli e sorelle.

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