BULBI Come conservarli
bulbi come conservarli
I bulbi, di norma, si possono lasciare indisturbati nel luogo in cui li abbiamo piantati – giardino o vasi – ma se abbiamo ragione di temere l’arrivo di un inverno particolarmente rigido o se riteniamo opportuno modificare il disegno del nostro giardino, occorre estrarre i bulbi e conservarli in modo appropriato.
Le specie e gli ibridi primaverili (giacinti, tulipani, narcisi ecc.), in tal caso, possono essere levati poco dopo che sono sfioriti, anche se le loro foglie non sono completamente avvizzite. Se invece si decide di lasciare le piante nel terreno, le foglie non vanno mai toccate, fino a che sono diventate brune o almeno per sei settimane.
E’ poi importante conservare i bulbi, con il fogliame ancora attaccato, in contenitori separati su ciascuno dei quali abbiamo posto un’etichetta con il nome della specie o cultivar, per non creare poi confusione. In seguito, si elimina ogni impurità: terra, brandelli di tunica e, quando sono del tutto secche, anche le foglie. I bulbi vanno esaminati ad uno ad uno, scartando subito quelli colpiti da muffe e marciumi; quelli sani andrebbero suddivisi in due gruppi, i più piccoli e i maturi, così che possiamo poi piantarli in modo equilibrato. Dopo averli posti, ben separati fra loro, su un graticcio – dove in una notte si asciugheranno completamente – è bene cospargerli tutti con un fungicida, per pura precauzione. Infine, s’inseriscono in sacchetti di carta puliti ed accuratamente etichettati, che si conserveranno ad una temperatura di circa 16-17° C., in un luogo dove l’aria possa circolare liberamente. Durante l’estate, occorre effettuare controlli sul loro stato di salute. I bulbi estivi (dalie, canne, gladioli, ecc.) vanno tolti dal suolo subito dopo la prima gelata, che di solito è dannosa solo per foglie e fusti. Si portano in un luogo non gelido, lasciando che si asciughino e che le foglie avvizziscano del tutto prima di eliminarle. Infine si conservano come sopra, ma gladioli, dalie e begonie preferiscono un ‘letto’ di torba moderatamente umida. La temperatura ideale per la loro conservazione è sui 5° C., non di più.
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Quando le piante da bulbo sfioriscono, conviene imparare come conservare i bulbi dissotterrandoli per rimetterli a dimora nella stagione successiva
Perché risulta utile capire come conservare i bulbi? Semplicemente perché possiamo riutilizzarli senza doverne comprare nuovi.
Alcune specie di piante a fioritura primaverile (tulipani, iris, giacinti…) possiedono un bulbo sotterraneo che raccoglie le sostanze nutritive necessarie per superare l’inverno e preparare la successiva rinascita. Quando, durante l’estate, il fiore si secca, le foglioline verdi che rimangono assorbono una parte del nutrimento, impoverendo il bulbo.
È meglio quindi dissotterrare i bulbi e conservarli al riparo dalla luce e dall’umidità, anche per evitare che siano preda di parassiti animali e vegetali. Dopo averli ripuliti e liberati da parti danneggiate o marcite, si eliminano i bulbi troppo piccoli e si conservano i restanti in un luogo fresco e asciutto fino all’autunno, quando si possono ripiantare.